SCOPRI
L’APP
Mario Melazzini: “Puntiamo su studi con maggiori ricadute su vita pazienti”
La ricerca finanziata da AriSLA, Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha contribuito notevolmente a generare conoscenza sulla SLA con il principale obiettivo di trovare una terapia efficace per contrastare questa grave malattia. È quanto emerge dall’articolo pubblicato di recente sulla rivista scientifica ‘Frontiers’ in cui AriSLA riporta un’attenta analisi quantitativa e qualitativa dei progetti di ricerca sulla SLA finanziati e delinea la linea strategica futura.
“Siamo molto soddisfatti di questa pubblicazione – sottolinea il Presidente di Fondazione AriSLA, Mario Melazzini – in cui abbiamo voluto condividere dati che evidenziano come anche un ente come AriSLA, di dimensioni più contenute rispetto ad altre charity presenti in ambito internazionale, sia riuscita a fare la differenza, finanziando ricerca che ha avuto un impatto molto positivo sulla comunità scientifica internazionale che si occupa di SLA. In questi 13 anni di attività, abbiamo pubblicato 16 bandi per finanziare nuovi progetti, investito quasi 15milioni di euro in ricerca, finanziato 98 progetti e sostenuto 143 ricercatori italiani, con l’obiettivo di ‘attaccare’ la SLA su più fronti, dai meccanismi cellulari alla base dell’insorgenza e progressione della malattia fino all’identificazione e sperimentazione di approcci terapeutici. Nei mesi scorsi abbiamo definito un nuovo piano strategico della ricerca, che si coniuga con una visione internazionale della ricerca sulla SLA, tracciata dal ‘National Institute of Neurological Disorders and Stroke’, con cui intendiamo favorire l’interazione tra ricercatori di base e clinici per una ricerca ‘clinicamente informata’, dando priorità a studi che abbiano maggiore potenzialità di ricaduta sulla vita dei pazienti”.
“I nostri punti di forza sono diversi – spiega il Responsabile scientifico AriSLA, Anna Ambrosini -. Uno di questi è certamente rappresentato dal processo di revisione dei progetti, molto rigoroso, adottato da sempre da AriSLA che ha portato alla selezione di studi di altissima qualità e innovatività, così come è stato rilevante il costante lavoro di monitoraggio sugli esiti di questi progetti svolto dall’ufficio scientifico. E poi è stato premiato l’aver scommesso, attraverso il finanziamento dei ‘Pilot’, su progetti di ricerca ampiamente esplorativi che hanno permesso di attrarre giovani ricercatori di altri ambiti e incentivarli ad intraprendere un nuovo percorso di studio sulla SLA. Infine, dai dati raccolti emerge come nel tempo il nostro impegno abbia formato una forte massa critica di ricercatori determinati a sviluppare progettualità concrete con l’unico fine di arrivare a terapie efficaci”.
Nell’articolo pubblicato su ‘Frontiers’ AriSLA descrive in modo dettagliato il processo di selezione dei progetti e le analisi bibliometriche e le indagini compiute sulla ricerca finanziata, dalla ricerca di base, alla preclinica e clinica. A seguire sono stati riportati i risultati raggiunti e quale sia l’orientamento della ricerca AriSLA. Uno degli strumenti utilizzati dalla Fondazione per rappresentarlo è il Triangolo della ricerca biomedica, una rappresentazione grafica di come si collocano le pubblicazioni scientifiche derivate dai progetti AriSLA, ad oggi 373. Nel Triangolo gli studi molecolari in vitro sono posizionati nell’angolo in basso a sinistra, quelli condotti sui modelli animali in basso a destra, e all’apice la ricerca condotta sull’uomo. Il Triangolo della ricerca di AriSLA indica che le pubblicazioni sono principalmente concentrate sullo studio dei meccanismi molecolari. Gli studi preclinici hanno prodotto pubblicazioni che si trovano al centro del triangolo e rivelano una progressione verso la rilevanza per la clinica, posizionandosi lungo la bisettrice del triangolo che sale verso l’apice della ricerca sull’uomo, dove sono posizionati gli articoli derivati da studi clinici, genetici e tecnologici. Considerando anche che numerosi studi preclinici finanziati da AriSLA sono ancora in corso, sarà interessante per la Fondazione continuare a monitorare in futuro il loro posizionamento nel Triangolo della ricerca biomedica.
Fonte: askanews.it
I suggerimenti per il Bon Ton e le regole della Smile Care
Il sorriso è un potente attivatore di benessere e di situazioni di socialità positiva, funzionali alla creazione e alla crescita di relazioni virtuose e questo vale soprattutto in Estate, tempo di viaggi, vacanze e nuove occasioni di incontro. Ma quali sono le regole d’oro del galateo per nelle diverse occasioni sociali? A svelare alcuni preziosi consigli sul Bon Ton del sorriso in vacanza – e non solo – è Samuele Briatore, Presidente dell’Accademia Italiana del Galateo, la prima in Italia specializzata nell’insegnamento delle regole di comportamento, delle buone maniere e del galateo, che spiega: “Il sorriso esprime un messaggio universale di apertura e disponibilità alla creazione di un rapporto socialmente positivo. Ma per utilizzarlo al meglio, occorre prestare attenzione ad alcune importanti regole di comportamento”.
1 – Quando il sorriso fa la differenza: dal saluto alle presentazioni. Il sorriso di affiliazione è importante perché invia un segnale di apertura e di empatia a chi incontriamo. Per questo è buona norma adottarlo al momento del saluto, che sia in Hotel o in spiaggia, o al primo giro di presentazione dei nostri compagni di escursione o ad una festa.
2 – Distribuite gentilezza: dal ringraziamento al personale di sala al mini Club. Sorprendere chi incontriamo con un’espressione di gentilezza rafforzerà la nostra autostima, ma soprattutto, attiverà un circolo virtuoso di energia positiva: dal sorriso di ringraziamento al personale di sala che ci ha servito al tavolo al ristorante, fino a quello rivolto al personale del mini Club che ha tenuto a bada i bambini per l’intero pomeriggio.
3 – Attenzione al sorriso sociale. Il sorriso sociale – meglio conosciuto come sorriso a la Duchenne – è un “sorriso di scena”, che spesso ci imponiamo di indossare in situazioni sociali nelle quali la tristezza non è un’opzione: dalla festa di compleanno di chi abbiamo appena conosciuto fino alla serata in discoteca dove tutti ballano, tranne noi. Il rischio? Un sorriso forzato crea distanziamento e rischia di allontanare chi abbiamo vicino.
4 – Stress da vacanza: un sorriso ci salverà. Un lungo viaggio, un repentino cambio di clima, la sistemazione in Hotel che non è proprio come ce l’avevano presentata e le continue discussioni con la nostra “dolce metà”: vacanza vuol dire anche cambiamento e stress. E per uscirne al meglio, un sorriso è la risposta più potente, sia perché attiva le endorfine del nostro organismo, sia perché ci aiuta a mettere in campo la resilienza necessaria a ritrovare il giusto equilibrio.
5 – La libertà del sorriso autentico. Il sorriso autentico è riconoscibile perché coinvolge sia il muscolo risorio che le piccole rughe di espressione a lato degli occhi. Accende lo sguardo e rivela il nostro lato emotivo più spontaneo, quello che conquista chi ci sta vicino.
“Il sorriso è la migliore espressione di ciascuno di noi, sia dal punto di vista fisico che psicologico: sorridere attiva gli interruttori del benessere, fa stare bene e neutralizza lo stress, anche in vacanza – spiega Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica a Milano – D’estate le nostre abitudini possono cambiare e proprio per questo dobbiamo dedicare maggiore attenzione alla nostra smile care, tenendo a mente alcune semplici regole”, conclude l’Odontoiatra.
Ed ecco alcune regole d’oro per la Smile Care d’estate:
Parola d’ordine: prevenzione. Se sappiamo di avere un problema, l’ideale è affrontarlo prima di andare in vacanza, in modo da non rischiare il mal di denti in urgenza. Allo stesso modo, se sono più di sei mesi che non effettuiamo controlli e una seduta di igiene professionale, questo è il momento giusto.
Mai dire mal di denti: in caso di forte dolore ai denti sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante per individuare un antinfiammatorio da assumere per gestire il dolore sin dalle prime ore. No agli antibiotici presi senza la prescrizione di uno specialista: questo tipo di farmaco, infatti, deve essere assunto solo su indicazione del dentista, ad esempio in caso di ascessi, e non in autonomia per il dolore.
Gengive che sanguinano? Occhio all’infiammazione da placca batterica: la causa del sanguinamento gengivale è l’infiammazione dovuta alla presenza di batteri che non sono stati rimossi in modo efficace attraverso l’igiene domiciliare. L’errore più comune è evitare di spazzolare i denti pensando di creare ulteriori danni: al contrario, per ridurre l’infiammazione è fondamentale evitare che si accumuli ulteriore placca batterica. Per aiutarsi a capire se l’igiene domiciliare è efficace si possono acquistare in farmacia le pastiglie rivelatrici di placca. Nelle zone in cui i denti risultano colorati (ad esempio di rosa e di blu) è ancora presente placca batterica, quindi bisogna spazzolare nuovamente i denti e usare il filo per rimuoverla. Sì anche a collutori e dentifrici a base di clorexidina come coadiuvanti, ma solo se prescritti dal dentista e per un periodo di tempo limitato.
Igiene in vacanza: d’estate si sa, le abitudini vengono spesso stravolte e capita di prestare minor attenzione all’igiene orale domiciliare. Il segreto è cercare di rispettare la regola del 3×2: lavare i denti per almeno tre minuti non meno di due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale almeno la sera. Se siamo fuori casa e abbiamo dimenticato lo spazzolino, masticare un chewing-gum senza zucchero allo xilitolo può essere un buon trucco perché aiuta a distaccare i residui di cibo macroscopici, stimolando la produzione della saliva che deterge e aiuta a riequilibrare il pH della bocca.
Afte: si tratta di lesioni accompagnate da forte bruciore su guance, lingua e palato. In genere guariscono da sole nel giro di una o due settimane ma, se sono particolarmente fastidiose, è possibile utilizzare gel o collutori protettivi che creano una pellicola sopra l’ulcera (per esempio Curasept Afte Rapid in versione gel, collutorio o spray, oppure Aftamed o Alovex). E’ importante, infine, evitare cibi acidi o piccanti e cercare di mangiare molta frutta, verdura, cereali integrali.
Sensibilità: in caso di forte sensibilità dentale e se non è possibile rivolgersi al dentista, si può eseguire un trattamento desensibilizzante d’urto. Esistono, infatti, prodotti nella formulazione di mousse dentali che contengono alcune molecole – tra cui il calcio fosfato amorfo e l’acetato di stronzio – in grado di remineralizzare i denti e ridurre la sensibilità. Si applicano in media di tre o quattro volte al giorno, per circa quattro o cinque minuti, dopo i quali si rimuove l’eccesso del prodotto senza sciacquare la bocca.
Fonte: askanews.it
Convegno a Palazzo Giustiniani. Premiato il ministro Schillaci
In Italia sono circa 3,9 milioni le persone che hanno dichiarato di avere il diabete nel 2022, ovvero il 6,6 per cento della popolazione. Il sud Italia è sempre il territorio con la maggior percentuale di persone con questo tipo di problema. Questi sono alcuni dei dati presenti all’interno dell’Italian Diabetes Barometer Report “La pandemia del diabete e il suo impatto in Italia e nelle regioni: dati di una pandemia in continua evoluzione”, presentato a Palazzo Giustiniani alla presenza del ministro della salute Orazio Schillaci.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con l’intergruppo parlamentare Obesità, Diabete e malattie croniche non trasmissibili, Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO Foundation), Istat, Università Tor Vergata di Roma – Dipartimento Medicina dei Sistemi, Coresearch, Crea Sanità, Bhave, e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk, nell’ambito del programma Driving Change in Diabetes, con il patrocinio del ministero della Salute, dell’Anci – Associazione nazionale comuni italiani, dell’Istituto superiore di Sanità.
“Nel 2022 – ha detto ad askanews Roberta Crialesi, dirigente Servizio Sistema integrato salute, assistenza, previdenza e giustizia Istat – abbiamo confermato un ulteriore aumento dell’incidenza del diabete. Arriviamo a quasi 4 milioni di soggetti che dichiarano di esserne affetti, e sono ben 400mila in più rispetto a solo tre anni prima, quindi all’anno prima della pandemia. Un incremento importante e che viene da lontano. Perché già nel 2010 avevamo registrato oltre un milione di pazienti in più e rispetto al 2020 parliamo di un milione e 700mila malati in più. E’ insomma una pandemia costante che cresce costantemente rafforzata dall’emergenza sanitaria”.
I grafici e le tabelle indicano che il sud Italia è il territorio con la maggior percentuale di persone con diabete, dove il triste primato lo detiene la Calabria con l’8,5 per cento di popolazione con la malattia. Il ministro Schillaci nel ricevere il premio ‘Galileo Galilei’ ha ribadito l’importanza della prevenzione, sin da quando si è bambini, e avvertito come nel 2050 le malattie croniche non trasmissibili saranno in Europa la prima causa di morte.
“Il diabete – ha aggiunto Ketty Vaccaro, direttore welfare del Censis e vice presidente della Ibdo Foundation – è sicuramente una patologia che mette molto in evidenza la connessione tra gli stili di vita, le abitudini alimentari, l’impegno e l’attività fisica e la situazione di malattia. E’ una patologia correlata agli stili di vita. Così come fortemente condizionata dai cosiddetti determinanti sociali, cioè le condizioni socio economiche delle persone. Perché il diabete ha una prevalenza maggiore tra una popolazione che ha livelli di istruzione condizioni sociali condizioni economiche più deprivate. Queste due cose messe insieme e fanno sì che veramente la lotta contro questa malattia debba diventare una priorità della della sanità pubblica, perché è una malattia su cui l’intervento precoce attraverso l’educazione sanitaria attraverso l’impegno e stili di vita più sani, può fare la differenza”.
Fonte: askanews.it
Focus a Napoli al XXVI congresso mondiale Ifso
“In Italia il 10% della popolazione, vale a dire 6 milioni di persone, soffre di obesità. Di queste il 10% (600 mila persone) ha un’indicazione al trattamento chirurgico secondo le più recenti linee guida Italiane ed Internazionali, ma nel nostro Paese annualmente si eseguono non più di 20-30.000 interventi di chirurgia bariatrica; questo fa capire quanta differenza ci sia tra la potenziale domanda e l’offerta e quanto sia grande il desiderio di recupero della propria salute da parte dei potenziali pazienti”. Così Mario Musella, presidente del congresso Sicob (Società Italiana Chirurgia Obesità e professore ordinario di chirurgia generale all’Università Federico II di Napoli, intervenendo al XXVI congresso mondiale di chirurgia dell’obesità dell’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders in corso nel capoluogo partenopeo. “Al Congresso – ha sottolineato ancora Musella – vi è stata una interazione totale tra psichiatri, nutrizionisti, endoscopisti, internisti, endocrinologi e chirurghi, vale a dire gli specialisti che prendono in carico il paziente”.
“Questo congresso che focalizza la sua attenzione sull’obesità è molto importante non solo per il tema trattato ma anche per la sua valenza internazionale – prosegue Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli -. Ormai l’obesità è una malattia sociale ed è una delle emergenze cronico degenerative del nostro tempo ed è quindi importantissimo che una Scuola di medicina se ne occupi e testimoni delle eccellenze sia in ambio formativo che scientifico”.
“La dimostrazione di questo sono i numeri da record – aggiunge il presidente del Congresso, Luigi Angrisani, professore associato in Chirurgia Generale del Dipartimento di Sanità Pubblica all’Università Federico II di Napoli – con oltre 3 mila iscritti, rappresentanti di 153 paesi del mondo, che hanno seguito un programma scientifico molto impegnativo, con la prima vera discussione sulle nuove linee guida per la chirurgia bariatrica. Inoltre vi è stato un grande confronto sulle procedure e tecniche chirurgiche più recenti, oltre che di approfondimento sui vantaggi della chirurgia robotica, oggi sottoutilizzata nella chirurgia bariatrica, ma che in futuro potrebbe rivoluzionare il lavoro del chirurgo in sala operatoria e il recupero dei pazienti. Tutto questo all’insegna della multisciplinarietà: oltre ai chirurghi, all’evento parteciperanno anesteissti, internisti, gastroenterologi, endoscopisti, psichiatri, psicologi, nutrizionisti, cardiologi, pneumologi, endocrinologi e diabetologi”.
“L’obesità ha tra le sue complicanze in prima battuta le problematiche cardiovascolari – aggiunge Pasquale Perrone Filardi, presidente Società Italiana di Cardiologia (Sic) -. Quindi purtroppo non solo lo scompenso cardiaco, ma anche il rischio di ictus e infarto. Oggi sappiamo con certezza che curare l’obesità con le nuove terapie farmacologiche e con la chirurgia bariatrica significa ridurre le complicanze al cuore e anche quelle oncologiche. Questi interventi, se effettuati secondo i parametri previsti dalle linee guida, riducono moltissimo le conseguenze dell’obesità”.
“Come Scuola di Medicina dell’Università Federico II – conclude la prof.ssa Triassi – diamo atto ai professori Musella e Angrisani del lavoro eccellente svolto e siamo lieti che un appuntamento così rilevante si svolga a Napoli dando così lustro alla medicina napoletana e alla nostra Scuola che ha così l’opportunità di mettere in evidenza le proprie eccellenze impegnate sul fronte della diagnosi, della ricerca e della cura dell’obesità”.
Fonte: askanews.it
Federazione medici internisti: compromessa qualità assistenza in 56% reparti
È tempo di vacanze anche per i medici, che negli ospedali d’Italia d’estate si rimboccano le maniche per non lasciare senza assistenza i pazienti, aumentando il volume di lavoro in quasi la metà dei casi per sopperire a carenze di organico che tra giugno e settembre diventano insostenibili, visto che circa un terzo di loro va in ferie. Così molti fanno gli extra per coprire i turni di notte e il 56,8% salta i riposi settimanali. Nonostante l’impegno però le attività ambulatoriali diminuiscono nel 52,7% dei casi e chiudono del tutto nel 15,1% degli ospedali, mentre complessivamente la qualità dell’assistenza sanitaria, richiesta anche d’estate, è compromessa nel 56% dei casi in modo sensibile.
A fornire il quadro degli ospedali italiani nel periodo estivo, quando le ferie rendono insostenibili i vuoti in pianta organica, è la survey condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) in ben 206 Unità operative ospedaliere di medicina interna sparse in tutte le regioni italiane. Una situazione che rispecchia quello che avviene anche in larga parte dei dipartimenti di altre specialità mediche. Anche se, come specifica il Presidente Fadoi, Francesco Dentali, “nelle medicine interne le carenze di organico che vanno ad accentuarsi nel periodo di riposo estivo vanno a rendere più critico il quadro per via del fatto che i nostri reparti sono ancora erroneamente classificati come a ‘bassa intensità di cura’, il che non riflette in alcun modo la complessità dei pazienti anziani e con pluri-morbilità che abitualmente trattiamo nelle nostre Unità operative, che da sole assorbono un quinto di tutti i ricoveri ospedalieri. E questa anacronistica classificazione delle medicine interne implica già di per se una minor dotazione di tecnologie, medici e infermieri per posto letto, che diventa esplosiva nel periodo estivo, quando anche il nostro personale usufruisce del meritato riposo”.
Cosa che tra giugno e settembre, secondo l’indagine Fadoi, avviene per oltre il 91% dei medici che usufruiscono dei 15 giorni di vacanze nel periodo estivo, come garantito dal contratto nazionale di lavoro. Questo comporta una riduzione degli organici in reparto che varia tra il 21 e il 30% nel 48% dei casi, tra il 30 e il 50% nel 19,4% dei reparti, mentre la carenza è tra l’11 e il 20% in un altro 21,8% dei casi.
Per chi resta il volume di lavoro aumenta nel 42,7% dei casi e ciò incide “abbastanza” sull’assistenza offerta ai cittadini nel 51% dei nosocomi, “molto” in un altro 15,5%, “poco” nel 21,2% dei reparti, “per nulla” soltanto nel 6,3%.
A risentirne nello specifico sono poi le attività ambulatoriali, che diminuiscono nel 52,7% dei casi e chiudono del tutto in un altro 15,1% degli ospedali. Il 14,1% garantisce invece l’invarianza nel numero e nei tempi delle attività negli ambulatori, che sono rimodulate nei tempi ma invariate nel numero di prestazioni in un altro 18% di casi.
Se pur riducendo le attività d’estate gli ospedali non chiudono per ferie lo si deve ai sacrifici sostenuti dai medici per coprire la carenza di personale già di per se cronica. Ecco così che il 56,8% tra giugno e settembre vede qua e là saltare i riposi settimanali che pure dovrebbero essere sempre garantiti. Nello stesso arco temporale il 44,7% dei medici è obbligato a coprire i turni notturni con attività aggiuntive, mentre il 28% è chiamato a garantire anche i turni in pronto soccorso (il 4,4% solo nel periodo estivo), con un numero di ore compreso tra le 12 e le 60 a settimana nel 56,1% degli ospedali, mentre nel 10,5% dei casi le ore trascorse nei Ps è addirittura superiore a 90.
“E questo – denuncia a sua volta il Presidente della Fondazione Fadoi, Dario Manfellotto – va a tutto discapito dell’attività delle medicine interne, che già dotate di un minor numero di professionisti sanitari in rapporto alla complessità dei pazienti trattati, finiscono così per perdere ulteriori quote di personale, che anziché essere presente in reparto è dato ‘in prestito’ ai pronto soccorso”.
Fonte: askanews.it
Il prof. Scapagnini spiega la corretta integrazione alla dieta
L’invecchiamento è una delle principali sfide che la salute dovrà affrontare nel prossimo futuro. In particolare, nel nostro Paese che, secondo i dati Eurostat, è il più anziano d’Europa. In questo contesto, per riuscire a mantenere il proprio stato di salute e benessere, oltre a un’alimentazione equilibrata e a uno stile di vita sano e attivo, un aiuto importante – soprattutto in età avanzata – può essere fornito dall’uso appropriato di integratori alimentari.A pochi giorni dalla Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, in programma il 24 luglio, Integratori & Salute – l’associazione che rappresenta il settore degli integratori alimentari in Italia e che fa parte di Unione Italiana Food – ha fotografato il ruolo degli integratori nella popolazione over 65. Allo stesso tempo, in collaborazione con il prof. Giovanni Scapagnini – Professore di Nutrizione Clinica presso l’Università degli Studi del Molise e Vicepresidente della Società Italiana di Nutraceutica SINUT – ha analizzato le caratteristiche e i plus degli integratori alimentari nella terza età.
“L’invecchiamento patologico e il rischio d’insorgenza delle malattie croniche legate all’età sono strettamente correlati alla disregolazione dei processi infiammatori. Tra le sostanze cruciali per la regolazione di questi processi ci sono gli acidi grassi essenziali, noti come Omega 3”, afferma il Prof. Giovanni Scapagnini, Professore di Nutrizione clinica presso l’Università degli Studi del Molise. “Adeguati livelli di Omega 3 sono fondamentali per mantenere in salute il nostro organismo e favorire un sano invecchiamento. Oltre al consolidato ruolo sulla salute del cuore e del cervello, questi acidi grassi danno origine a molecole che svolgono un ruolo centrale nel controllo dell’infiammazione. Gli Omega 3 sono essenziali, senza di essi non potremmo sopravvivere ma non siamo in grado di produrli e possiamo assumerli solo attraverso la dieta e l’integrazione. Approvvigionarsi di acidi grassi essenziali polinsaturi del tipo Omega 3, noti per i loro effetti benefici sulla salute, può contribuire, soprattutto in età avanzata, a gestire i processi infiammatori e a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache, o il diabete, o ancora malattie neurodegenerative e altre condizioni di rischio legate all’avanzare dell’età.”
8 “OVER 65” SU 10 UTILIZZANO INTEGRATORI ALIMENTARI: IN TESTA, QUELLI PER LE OSSA E LE ARTICOLAZIONI Secondo un recente studio condotto dal Future Concept Lab e commissionato da Integratori & Salute
Fonte: askanews.it
Iniziativa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Almaviva
Un’ora al giorno prima dei 6 anni e poi al massimo due durante la scuola, ma niente smartphone e tablet prima dei 18 mesi. E mai a tavola, durante i pasti, o prima di andare a dormire. Sono alcuni dei consigli contenuti in un decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi elaborato dagli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nell’ambito del progetto “A scuola di… digitale”, realizzato in collaborazione con Almaviva, gruppo italiano leader nell’innovazione digitale. L’obiettivo: promuovere una migliore consapevolezza e comprensione delle possibilità offerte dagli strumenti digitali e contribuire a ridurre i rischi che possono derivare da un uso eccessivo e senza filtri.
Il progetto, promosso dall’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente con Almaviva, prevede una serie di video educazionali disponibili online, che spiegano come gestire con equilibrio tablet e smartphone nelle diverse fasi della vita dei minori, quale supporto possono rappresentare per i ragazzi con disturbo dell’apprendimento, quali possibili conseguenze sulla vista da una esposizione prolungata agli schermi dei device, ma anche come funzionano i canali social seguiti dai giovanissimi, cosa sono il metaverso e l’intelligenza artificiale.
“La salute e il benessere dei bambini – afferma Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e direttore dell’Istituto per la Salute del Bambino Gesù – sono concetti multidimensionali, che includono aspetti fisici, psicologici e sociali. In un’epoca in cui smartphone e tablet hanno assunto un ruolo sempre più centrale nella vita di genitori e figli, diventa fondamentale promuovere un consumo digitale consapevole e responsabile per preservare la salute e il benessere di bambini e dei ragazzi. È molto importante parlare di questi temi, a maggior ragione in estate, periodo in cui giovani e giovanissimi hanno tanto tempo libero, per fornire ai genitori strumenti necessari per sviluppare una consapevolezza e gestire nel modo migliore possibile la relazione dei più piccoli con i dispositivi digitali”.
“Il digitale – sostiene Michele Svidercoschi, direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Almaviva – è strumento prezioso di inclusione e formazione, semplifica la vita delle persone e apre importanti opportunità, dal campo dell’istruzione a quello della telemedicina e della salute. La collaborazione con il Bambino Gesù si propone di ampliare gli strumenti di conoscenza a disposizione dei più giovani e delle loro famiglie, per contribuire alla crescita di una consapevole cultura digitale”.
Ecco il decalogo:
1. Niente schermi sotto i 18 mesi – Per i bambini al di sotto dei diciotto mesi di vita, è importante evitare gli schermi e incoraggiare esperienze di apprendimento che coinvolgano i sensi, come il gioco fisico e l’esplorazione del mondo reale.
2. Un’ora al giorno di scoperta digitale – Tra i due e i sei anni, concediamo ai bambini un’ora al giorno (preferibilmente frazionata in 2 o più periodi di 20-30 minuti l’uno) per esplorare in modo creativo ed educativo le risorse digitali, come app e contenuti adatti alla loro età.
3. Limitare, ma non vietare – Durante l’età scolare, stabiliamo un limite massimo di due ore al giorno per l’uso dei dispositivi digitali, in modo da bilanciare il tempo trascorso online con altre attività, come lo sport, la lettura o lo studio.
4. Una buona notte di sonno – Scoraggiamo l’uso dei dispositivi digitali un’ora prima di andare a letto, per garantire un riposo sereno e di qualità per i bambini.
5. Lo smartphone non è un calmante – Insegniamo ai bambini strategie alternative per gestire le emozioni, come il gioco all’aperto, la lettura o il disegno, anziché ricorrere sempre ai dispositivi digitali.
6. Momenti preziosi in famiglia – Dedichiamo i pasti e i momenti trascorsi in famiglia a conversazioni e attività condivise, evitando l’uso di smartphone e tablet.
7. La gestione del tempo digitale – Utilizziamo le funzioni di gestione del tempo fornite dai produttori di smartphone per aiutare i ragazzi a comprendere e regolare il tempo trascorso sui dispositivi, promuovendo una consapevolezza dell’uso.
8. Educare alla sicurezza online – I genitori sono i principali modelli per i loro figli: facciamo attenzione ai dati e ai contenuti che condividiamo online, mostrando responsabilità e rispetto per la privacy.
9. Protetti online – Insegniamo l’importanza di utilizzare password sicure e di proteggere la loro privacy, ad esempio impostando i profili social in modalità privata e valutando attentamente chi li segue online.
10. Una comunicazione aperta e consapevole – Manteniamo un dialogo costruttivo con i nostri figli, a partire da uno sforzo di conoscenza del mondo digitale. Educhiamo a un uso critico e responsabile dei dispositivi.
Fonte: askanews.it
Promosso da Uniamo e rivolto alle istituzioni
Cure innovative e ad alta precisione che impattano sulla storia clinica delle persone con malattia rara, cambiando radicalmente il suo evolversi, con benefici per la salute dei pazienti e dei loro caregiver, oltre che sul sistema sanitario in termini di risparmi diretti e indiretti: sono le Terapie Avanzate, (ATMP: Advanced Therapy Medicinal Products), la nuova frontiera per il trattamento e la prevenzione degli effetti di una varietà di patologie rare – dalle malattie genetiche, onco-ematologiche, alle malattie a lunga prognosi – o per ristabilire, correggere o modificare funzioni fisiologiche compromesse negli esseri umani, anche con la correzione di mutazioni acquisite su base genetica.
Domani in Senato il secondo training istituzionale sulle Terapie Avanzate, dedicato alla sostenibilità economica delle ATMP. Durante il percorso di sensibilizzazione istituzionale promosso da UNIAMO si discute di Terapie Avanzate e criticità legate al tema della capacità di passare dal laboratorio all’applicazione clinica, della sostenibilità economica degli ATMP per un equo accesso, con l’obiettivo di approfondire i meccanismi volti a rendere sostenibili e accessibili queste terapie per il Servizio Sanitario Nazionale e di far conoscere il percorso del paziente affetto da malattia rara.
Appuntamento martedì 18 luglio alle 15.00 con “La sostenibilità economica degli ATMP per un equo accesso”. L’incontro, ospitato in Senato e guidato dalla presidente di UNIAMO Annalisa Scopinaro, vedrà i saluti istituzionali del Senatore Daniele Manca, Co-Presidente intergruppo Innovazione sostenibile in sanità, del Senatore Francesco Zaffini, Co-Presidente intergruppo Innovazione sostenibile in sanità; e del Sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato*. Tra gli esperti, Guido Rasi, Professore di microbiologia, Università di Roma Tor Vergata e già direttore dell’EMA, interverrà in questa occasione sul framework regolatorio delle ATMP; Americo Cicchetti, Professore di Organizzazione aziendale e Direttore di ALTEMS, interverrà sul tema della valutazione economica delle Terapie Avanzate e sui nuovi modelli di pagamento; Paola Facchin, Professoressa di Pediatria, Università degli studi di Padova e Responsabile del coordinamento della Regione del Veneto, e Manuela Tamburo De Bella, Dirigente UOS Reti Cliniche Ospedaliere e Monitoraggio (AGENAS), si concentreranno sugli aspetti regolatori, relativi alla sostenibilità delle ATMP e a quelli organizzativi per un equo e pronto accesso alle ATMP da parte dei pazienti.
I malati rari, in Italia, sono tra i 2 milioni e i 3,5 milioni e per la diagnosi il tempo medio arriva fino a 4 anni. Oggi, e nel prossimo futuro, le ATMP costituiranno sempre più la nuova frontiera per la cura di molte patologie rare, si stima che oltre 500.000 pazienti saranno trattati con le Terapie Avanzate entro il 2030 – Growth & Resilience in Regenerative Medicine Annual Report 2020. Secondo l’ultimo Rapporto dell’Alliance for Regenerative Medicine, alla fine del 2020 erano oltre 1200 gli studi clinici su terapie geniche cellulari o tissutali in corso nel mondo, di cui circa 150 già in fase 3. Nell’ultimo decennio il contributo dell’Italia a questo settore è stato significativo: delle 17 terapie avanzate autorizzate finora nell’Unione europea, ben 4 sono frutto della ricerca accademica italiana. Eppure nel nostro Paese l’intero percorso delle ATMP incontra ancora troppi ostacoli, dalla fase pre-clinica e clinica, a quella dell’accesso e sostenibilità fino ad arrivare alle difficoltà che hanno queste terapie ad arrivare concretamente al paziente.
E’ per rispondere a questa esigenza che UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare) intende portare a conoscenza della nuova composizione parlamentare della Camera e del Senato la sfida delle Terapie Avanzate attraverso tre momenti formativi ospitati dall’Intergruppo per l’Innovazione sostenibile in Sanità. I training hanno l’obiettivo di intervenire sulla cornice regolatoria per identificare le maggiori criticità legate al tema della ricerca e sviluppo delle Terapie Avanzate, approfondire i meccanismi volti a rendere sostenibili e accessibili queste terapie per il Servizio Sanitario Nazionale e far conoscere il percorso del paziente affetto da malattia rara e le sue principali criticità. Gli esiti di questo percorso formativo saranno raccolti in un documento finale, il “Termometro parlamentare sulle ATMP”, uno strumento tecnico-operativo che presenterà un quadro completo dei temi affrontati e che fornirà agli interlocutori parlamentari gli strumenti conoscitivi e operativi su cui fondare le future attività di policy nell’ambito delle terapie avanzate. Gli incontri e l’evento finale vedranno il coinvolgimento dell’intergruppo parlamentare “Innovazione sostenibile in sanità”.
Fonte: askanews.it
LISTINO PREZZI:
Servizi Test Genetici
DNA Gastro Explorer Farm Euro 129,00
DNA Sport Explorer Farm Euro 119,00
DNA Cardio Explorer Farm Euro 119,00
DNA Skin Explorer Farm Euro 119,00
DNA Stress Explorer Farm Euro 99,00
DNA Alopecia Explorer Farm Euro 89,00
DNA Sensibilità Farm Euro 89,00
Predisposizione Genetica alla Celiachia Farm Euro 79,00
Predisposizione Genetica al Lattosio Farm Euro 79,00
Nutrigen Explorer Complete Farm Euro 189,00
Nutrigen Explorer Farm Euro 159,00
Dna Cardiolipidomica Explorer Farm Euro 199,00
Dna Nichel Explorer Farm Euro 79,00
Dna Vitamina D Complete Farm Euro 125,00
Dna My Pharma Explorer Farm Euro 99,00
Servizi Standard
Intolleranze alimentari 50 alimenti - Finder50 Euro 99,00
Intolleranze alimentari 92 alimenti - Finder92 Euro 149,00
Intolleranze alimentari 184 alimenti - Finder184 Euro 215,00
Indicazioni su disbiosi intestinale - Intest Flora + Euro 120,00
Indicazioni su disbiosi intestinale - Intest Flora Complete Euro 175,00
Lipi Cardio Farm Euro 149,00
Lipi Anti-Aging Farm Euro 149,00
Lipi Mamma Farm Euro 149,00
Lipi Sport Farm Euro 149,00
Lipi Young Farm Euro 149,00
Healty Gut Farm Euro 125,00
Healty Gut + Dysbio Farm Euro 175,00
Hi-DAO Inflammation Farm Euro 175,00
Inflammation & Immunity Complete Farm Euro 249,00
Inflammation & Immunity Blood Farm Euro 149,00
Vitamina D Blood Farm Euro 99,00
InTestinal Inflammation Euro 89,00
Helycobac test Euro 69,00
Servizi Promo sconto 50 SCAD 31/08/2023
Indicazioni su disbiosi intestinale - Intest Flora + Promo Summer/Natale Euro 70,00 31/08/2023
PS/PN Intolleranze alimentari 92 alimenti - Finder92 Promo € 50 Euro 99,00 31/08/2023
PS/PN Intolleranze alimentari 184 alimenti - Finder184 Promo € 50 Euro 165,00 31/08/2023
Servizi Promo Sconto 40
Scadenza Inflammation & Immunity Blood Farm Promo € 40 Euro 109,00
Servizi Scontati
Intolleranze alimentari 92 alimenti - Finder92 Promo € 30 Euro 119,00
Intolleranze alimentari 184 alimenti - Finder184 Promo € 30 Euro 185,00
Healty Gut Farm Promo Euro 99,00
Healty Gut + Dysbio Farm Promo Euro 149,00
Hi-DAO Inflammation Farm Promo Euro 149,00
Inflammation & Immunity Complete Farm Promo Euro 199,00
Inflammation & Immunity Blood Farm Promo Euro 129,00
Dna Cardiolipidomica Explorer Farm Promo Euro 169,00
Dna Vitamina D Complete Farm Promo Euro 99,00
Breath Test al Lattosio Promo Euro 99,00
Breath Test al Lattulosio Promo Euro 99,00
Farmacia Di Marco , Via Salvatore Citelli 39 (fronte ex Osp. Ferrarotto) - 95124 Catania (CT) - Tel. 095 361968 - Email: farmaciadimarco.it@gmail.com
P.iva 04179830874 - Newsletter Privacy - Privacy Policy - Cookie Law
Webdesign Fulcri Srl
Gentile cliente, Farmacia Di Marco s.a.s. (Titolare del trattamento dei dati), con la presente intende fornirle tutte le informazioni in ordine all'utilizzo che faremo dei Suoi dati personali.
Finalità del trattamento: Il titolare raccoglie dati di contatto (es. e-mail, telefono) per inviarle materiale informativo su iniziative e promozioni del titolare. La base giuridica del trattamento è il suo consenso (art. 6 punto 1 lettera A. Regolamento UE 2016/679). Il trattamento sarà svolto in forma manuale e informatica utilizzando schede su supporto cartaceo e/o successiva creazione di banca dati informatica.
Comunicazione e diffusione: Dette operazioni avverranno a cura di personale del titolare incaricato ed istruito per raccolta indirizzi e di società esterna per invio newsletter ed elaborazioni statistiche anonime. Verranno utilizzati strumenti informatici di società esterne per l'invio delle comunicazioni. La conservazione e la gestione saranno realizzate con la massima attenzione alla riservatezza. I dati non saranno diffusi.
Tempo di conservazione: i dati saranno conservati per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati conformemente a quanto previsto dagli obblighi di legge.
Natura del conferimento: il conferimento dei dati è facoltativo ma indispensabile per accedere al servizio. Le ricordiamo infine che Le sono riconosciuti i diritti di cui all'art. 13 comma 2 del GDPR in particolare, l'accesso ai dati personali e la loro rettifica; per motivi legittimi ha diritto di ottenere la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento; revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prestato prima della revoca; proporre reclami all'autorità competente.
Informativa ex art. 13 ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (per brevità GDPR 2016/679)
1. Titolare e responsabili del trattamento - art. 13 co. 1 lett. [a] [b] GDPR 2016/679
Titolare del trattamento è Farmacia Di Marco s.a.s. al quale ci si potrà rivolgere per esercitare i diritti riconosciuti dal GDPR e per conoscere l'elenco aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento dei dati.
2. Tipi di dati trattati, finalità e base giuridica del trattamento - art. 13 co. 1 lett. [c] [d] GDPR 2016/679
Dati di navigazioneIl sito raccoglie alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell'uso dei protocolli di comunicazione di Internet. Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare l’utente. In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dall’utente che si connette al sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l'orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all'ambiente informatico dell'utente. Questi dati vengono utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull'uso del sito e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l'accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.
3. Comunicazione e diffusione dei dati - art. 13 co. 1 lett. [e] [f] GDPR 2016/679
Il titolare può trasferire i dati personali dell’utente a soggetti terzi qualificati come data processors o responsabili del trattamento dei dati per svolgere operazioni tecniche o commerciali necessarie ad eseguire le prestazioni collegate alla migliore gestione del sito (ad esempio corrieri e operatori postali; agenzie di pubblicità, commerciali e di social media; fornitori di servizi informatici; fornitori di servizi di pagamento; fornitori di servizi di assistenza clienti). In tali casi la comunicazione dei dati è indispensabile per soddisfare gli impegni contrattuali e per migliorare le prestazioni del sito. Il titolare si impegna tramite accordi per il trattamento dei dati affinché i responsabili gestiscano i dati in modo adeguato e sicuro. L’utente può richiedere l’elenco dei responsabili usando l’e-mail del titolare del trattamento. Inoltre, il titolare può essere tenuto a condividere i dati personali dell’utente quando richiesto dalla legge o da un ordine della pubblica autorità o per tutelare un proprio diritto o un diritto di terze parti. Il titolare non trasferisce i dati fuori dall’Unione Europea.
Siti di terze partiQuesta informativa non riguarda altri siti o piattaforme a cui il sito possa collegarsi (es. banner, messaggi pubblicitari e altri collegamenti a siti o piattaforme di terze parti) a cui si invita a fare riferimento leggendo le relative privacy policy.
4. Periodo di conservazione - art. 13 co. 2 lett. [a] GDPR 2016/679
Il titolare memorizza dati personali per il tempo necessario a fornire all’utente i servizi richiesti o ad adempiere ad obblighi legali o fiscali o per il periodo minimo previsto dalla legge. Al fine di determinare il periodo appropriato di conservazione dei dati personali memorizzati dal sito su consenso dell’utente, il titolare prende in considerazione anche i seguenti criteri: le specifiche finalità esplicitate nell’informativa per le quali il sito archivia le informazioni personali; il tipo di rapporto in corso con l’utente (con quale frequenza l’utente accede al proprio account; se l’utente fa richieste tramite form di contatto; se l’utente continua a ricevere newsletter o comunicazioni commerciali; quanto regolarmente naviga sul sito, ecc.); qualsiasi richiesta specifica dell’utente di cancellazione dei propri dati o di revoca del consenso; l’interesse legittimo commerciale del titolare del trattamento. Il sito cancellerà o renderà anonimi prontamente i dati personali la cui memorizzazione non è più necessaria in base alla legge.
5. Diritti dell'interessato - art. 13 co. 2 lett. [b] [c] [d] GDPR 2016/679
L’utente ha il diritto di ricevere conferma riguardo all’eventuale esistenza di suoi dati personali trattati dal titolare del trattamento.
In tal caso, ai sensi del Regolamento, l’utente ha il diritto di:
Per ogni informazione, si invita l’utente a consultare il sito Internet dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali – www.garanteprivacy.it – dove troverà una sezione dedicata a tali diritti.
6. Natura del conferimento dei dati personali e conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere - art. 13 co. 2 lett. [e] [f] GDPR 2016/679
A parte quanto specificato per i dati di navigazione, l'utente può liberamente conferire i propri dati per il tramite di form di contatto o per ricevere comunicazioni promozionali o per acquistare beni o servizi ed il loro mancato conferimento può comportare l'impossibilità di ottenere quanto richiesto. All’interno dei vari form è sempre specificato quali dati sono obbligatori per poter dare riscontro a quanto richiesto dall’utente.
7. MODIFICHE DELL’INFORMATIVA
Eventuali modifiche alla presente informativa verranno pubblicate sul sito. L’utente è invitato a verificare eventuali aggiornamenti o modifiche.
Gentile cliente, Farmacia Di Marco s.a.s. (Titolare del trattamento dei dati), con la presente intende fornirle tutte le informazioni in ordine all'utilizzo che faremo dei Suoi dati personali.
Finalità del trattamento: Il titolare raccoglie dati di contatto (es. e-mail, telefono, nome e cognome) per poterle erogare la riposta ai quesiti posti e/o fornire la prestazione richiesta. La base giuridica del trattamento è il suo consenso (art. 6 punto 1 lettera A. Regolamento UE 2016/679). Il trattamento sarà svolto in forma manuale e informatica utilizzando anche schede su supporto cartaceo e/o successiva creazione di banca dati informatica.
Comunicazione e diffusione: Dette operazioni avverranno a cura di personale del titolare incaricato ed istruito e potranno essere utilizzati strumenti informatici di società esterne per l'invio delle comunicazioni. La conservazione e la gestione saranno realizzate con la massima attenzione alla riservatezza. I dati non saranno diffusi.
Tempo di conservazione: i dati saranno conservati per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati conformemente a quanto previsto dagli obblighi di legge.
Natura del conferimento: il conferimento dei dati è facoltativo ma indispensabile per accedere al servizio. Le ricordiamo infine che Le sono riconosciuti i diritti di cui all'art. 13 comma 2 del GDPR in particolare, l'accesso ai dati personali e la loro rettifica; per motivi legittimi ha diritto di ottenere la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento; revocare il consenso in qualsiasi momento senza pregiudicare la liceità del trattamento basata sul consenso prestato prima della revoca; proporre reclami all'autorità competente.
Cookies
I dati vengono gestiti tramite un tool per la gestione dei cookies.
Eventuali destinatari o le eventuali categorie di destinatari dei dati personali e trasferimento di dati personali in un Paese terzo o fuori dallo Spazio Economico Europeo (SEE)
Ai dati potranno accedere esclusivamente soggetti autorizzati debitamente istruiti (anche con riguardo al rispetto delle misure di sicurezza e agli obblighi di riservatezza) ai sensi degli artt. 29 GDPR (a titolo esemplificativo: personale dipendente del titolare che si occupa del riscontro alle richieste formulate dagli utenti per il tramite del form presente sul sito).
Ai dati potranno ulteriormente accedere, in qualità di titolari autonomi del trattamento o di responsabili ai sensi dell’art. 28 GDPR, professionisti e consulenti incaricati dal Titolare.
In particolare, a titolo non esaustivo, potranno accedere ai dati:
Per ottenere un elenco aggiornato dei soggetti che possono venire a conoscenza dei dati personali, è possibile farne richiesta usando i dati di contatto.
Il titolare garantisce che i dati personali non saranno mai diffusi. Qualora si renda necessario trasferire i dati verso un paese terzo sito al di fuori dallo Spazio Economico Europeo, il titolare garantisce che tale trasferimento avverrà esclusivamente in presenza di una decisione di adeguatezza della Commissione Europea o di altre garanzie adeguate previste dalle norme in materia di protezione dei dati personali (come ad esempio la stipula di clausole contrattuali standard con il soggetto che riceverà i dati e che deve in ogni caso garantire che i dati personali dell'utente siano sottoposti allo stesso livello di protezione garantito dal titolare).